“Fare ricerca” per difendersi dalle bufale

Il fenomeno delle “bufale” – come in italiano vengono scherzosamente indicate le false notizie – ha trovato in Internet un terreno estremamente fertile. Di teorie del complotto, scie chimiche, esperimenti governativi e “cose che nessuno ti dirà” tutti noi abbiamo ormai sentito parlare almeno una volta, ma nella maggior parte dei casi queste grandi rivelazioni si dimostrano essere piuttosto fatue. Sembra davvero semplice costruire a tavolino una bufala e diffonderla rapidamente in rete, trovando non poche persone disposte a credervi.

Spesso è facile cadere nella trappola, magari per ignoranza rispetto ad uno specifico argomento, magari perché nutriamo un po’ di sfiducia e ormai ci aspettiamo sempre il peggio. Tuttavia, un ricercatore non potrà che trovare molte di queste notizie quantomeno sospette. La prima cosa da fare in situazioni simili è la verifica delle informazioni contenute nella nostra fonte, facendoci guidare da 4 criteri di valutazione: CREDIBILITÀ, ACCURATEZZA, RAGIONEVOLEZZA, SOSTEGNO.

Fortunatamente, per alcune bufale, c’è chi si è già preso l’impegno di analizzarle a fondo e dimostrarne la non consistenza. Questo è quello che fanno i cosiddetti debunkers, ovvero gli “smascheratori” di bufale e false notizie.


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Dal 1989, ad esempio, esiste il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), online al link www.cicap.it. Il CICAP è stato fondato da Piero Angela con questo fine: portare avanti «un’opera di informazione e di educazione rispetto a questi temi [fenomeni paranormali, astrologia, pratiche mediche cosiddette alternative], per favorire la diffusione di una cultura e di una mentalità aperta e critica, e del metodo razionale e scientifico nell’analisi e nella soluzione dei problemi».

schermata-2017-02-28-alle-21-19-32Ancora, il sito www.butac.it (Bufale un tanto al chilo) si occupa di «scovare quelle che sono le false
informazioni veicolate online, ma anche sui giornali e in televisione, e di “sbufalarle” o renderle più chiare». Il sito www.pagellapolitica.it invece «è un progetto che mira a monitorare le dichiarazioni dei principali esponenti politici italiani, al fine di valutarne la veridicità attraverso numeri e fatti». Infine, in lingua inglese, segnaliamo il sito http://senseaboutscience.org/.

 

(dal Manuale del Ricercatore, “Questa è la mia ricerca: introduzione al pensiero critico”. Testi adattati di Mattia Munegato, Sofia Morandi, Elena Tabacchi)

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